Sbatti fragorosamente sui ciottoli…
infuriato li schiaffeggi.
Mi schizzi e il tuo rumore
mi racconta che vorresti portarmi con te.
Io, invece, ti osservo da qui e vedo
il turbine dei miei pensieri, dei miei errori.
Mi sento parte di te,
ma non in tua balia,
so che lambirai le mie caviglie
mentre mi allontanerò
e che questa notte quando appoggerò
l’orecchio al mio cuscino,
sentirò il tuo suono
come dentro ad una conchiglia,
come un monito a non lasciarmi
travolgere da ciò che non mi piace di me.
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