FIRE

sebastiao_salgado_kuwait
Fuoco che arde ma non trova spazio,
conosce solo la potenza dello scoppio
e viene sedato da un'ondata di inutilità,
di mancanza di energia che smorza 
più dell'acqua.
Ciò che avvampa non trova più 
un collocamento, se non dentro 
le viscere e strugge 
i pensieri che si consumano
in un grigiore di cenere 
e polvere sottile cancerogena,
che è avvolgente manto 
e coltre di asfissia.
E, dopo implosioni squassanti,
arriva la corrosione lenta, silente,
come uno stillicidio di piccole dosi
che non lasciano traccia, 
se non agli occhi
di chi è pronto a cogliere i segni
di un'anima minata 
dai desideri trasgrediti
dagli assassini e i persecutori
della libertà dell'estro.

TO YOU

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A te, che sei perso in mille pensieri, con la forza della mente mando una scatola virtuale e con la forza del cuore visualizzo noi: io e te, uno di fronte all'altro. Aprila, guardami, guardati! Siamo l'uno lo specchio dell'altro in questo vortice di riflessioni pregnanti. La forza di quello che ci unisce è la base di tutto, devi solo fare spazio per arrivare fino in fondo, come un soccorritore sul luogo del terremoto, che scava, scava e ancora scava, fregandosene del sudore che brucia e della carne dolorante, perché lì sotto ci siamo noi!