Filastrocca filastrocca la neve fiocca fiocca. Fiocca di forme strane e belle e le guardan dalla finestra le bambinelle. Neve neve cade giù e gli angeli che fan lassù? Filastrocca, filastrocca: la neve ancora fiocca. Filastrocca, filastrocca il mondo con la neve si imbianca di un manto lieve lieve. Spunta un bucaneve: è timido e infreddolito e il ballo della neve sembra intenerito: piroetta lontano da lui negli angoli del prato più bui. O pazza filastrocca della neve: quando smetti di fioccar?
Category: Bimbi
APOLOGUE: THE INVOLUTION OF A BUTTERFLY
C’era una volta una farfalla cui avevano rovinato un’ala e che decise di tornare a essere bruco.
Nel suo rinnovato stato di larva, si sentiva goffa e deforme e, allora, decise di rifugiarsi ancora nello stato di uovo. Lì dentro, a volte, aveva la sensazione di sentirsi protetta, altre, di essere in una prigione.
Trascorse molti anni nell’incertezza di che stato assumere, ma ogni volta che il desiderio di riprovare a essere farfalla la coglieva, si diceva che l’impresa era troppo rischiosa e che, se, in fondo, non ne aveva ancora avuto il coraggio, era solo perché non era mai riuscita a trovare una farfalla così bella e meritevole, a cui vivere accanto e che valesse una simile impresa.
Infatti il mondo era pieno di cose grigie, buie, cupe, almeno così lo facevano apparire i suoi occhi da dietro il suo involucro.
Nel corso degli anni, per poter conoscere le farfalle che le si avvicinavano, si spinse fino a diventare ninfa, ma nonostante i colori vivaci di queste e il loro leggiadro agitarsi al vento, conoscendole, riusciva sempre a trovare in loro dei difetti.
Finalmente, un giorno, incontrò una farfalla, in cui non riuscì mai a trovare una sola imperfezione. Per questo cominciò a spaventarsi e a pensare che, sicuramente, se avesse deciso di tornare a essere lepidottero per vivere accanto a lei, sarebbe stato abbandonato.
Tornò, così, a costruire il suo guscio.