Siamo tutti alla deriva
nella terra bruciata dalla casta degli intoccabili.
Di questa piramide siamo la base “disperazione” e da qui subiamo la punta “tirannia”.
Camminiamo esangui,
ma non possediamo nemmeno
la fame di sangue dei vampiri.
Intuiamo di essere stati altro,
ma non sappiamo bene chi.
Cerchiamo la memoria
perché è la risposta,
perché contiene il succo
del nostro cervello lobotomizzato.
Richiamiamo inconsapevolmente
gli archetipi delle origini
con ululati che riecheggiano
simili agli spirituals delle navi negriere
e si ricongiungono,
come uno scherzo di fisica quantica,
a brandelli di anime e cuori spezzati,
dispersi in altre dimensioni.
Richiami disperanti di flussi di coscienza:
non possiedono il lessico espanso di Joyce,
ma le forze primordiali creatrice e conservatrice dell’esoterico triangolo
e non la mediazione incontro
e leva al cambiamento.
Che palude!
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