Chi sei tu per trapassare le mie membra,
per rubarmi la vita minuto dopo minuto,
giorno dopo giorno, anno dopo anno
e trasfigurare la realtà mentre butto
orologi, calendari e sogni?
Io voglio che i miei pensieri, le mie emozioni
e i miei sentimenti prendano rifugio
in una dimensione dove andrò a riacciuffarli
quando avrai lasciato troppi segni
e troppa polvere sul mio corpo.
E così per mille esistenze e infiniti anni,
finchè non deciderò di trasformarmi
in vento o in qualsiasi altra particella dell’universo,
padrona di me stessa, padrona di te.