TO YOU

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A te, che sei perso in mille pensieri, con la forza della mente mando una scatola virtuale e con la forza del cuore visualizzo noi: io e te, uno di fronte all'altro. Aprila, guardami, guardati! Siamo l'uno lo specchio dell'altro in questo vortice di riflessioni pregnanti. La forza di quello che ci unisce è la base di tutto, devi solo fare spazio per arrivare fino in fondo, come un soccorritore sul luogo del terremoto, che scava, scava e ancora scava, fregandosene del sudore che brucia e della carne dolorante, perché lì sotto ci siamo noi!  

You don’t want me to be wise

Savia non mi vuoi:
per questo la notte il mio dualismo
mi solletica i piedi
e lo lascio fare.

Mi sdoppio e non sono
uno scherzo dei tuoi occhi!

Borderline e felice di esserlo,
bipolare, fibromialgica e spasmofilica:
un tripudio di magagne che fanno il mio fascino.

Mastico un fetido sigaro
e sorseggio whisky torbato
mentre parlo con il mio cervello svitato.

Perché i dialoghi si sono riaperti:
parole, neologismi e metafore scorrono a fiumi.

Sono torrenti in piena,
dove affogano antichi timori e
schizzano i falsi salvagenti del passato.

Mastico un fetido sigaro
e sorseggio whisky torbato
mentre parlo con il mio cervello svitato.

Winter solstice

Non possiamo salvarci fino in fondo xchè
Perché la nostra unica salvezza è la follia
Il tao che portavamo sulle ns spalle
È entrato nelle nostre viscere
Ha partorito la nostra carne e le nostre ossa
Si espande in ogni chakra e in ogni corpo sottile
Fa la nostra natura imperfetta ma completa
Non abbiamo bisogno di altre ancore,
Leghiamoci con nodi indissolubili
A questa verità.
Nascita – morte
Staticità – trasformazione
Inverno di letargo, inverno di parto illuminato