Sollievo, the black cat

Una collana di fardelli è appesa al mio collo.
Grava su di me.
Non per nulla mi riconosco groviglio di nodi irrisolti.
La banalità mi fa un baffo, la follia gli sberleffi.
La prima mi ha proprio misconosciuta, la seconda mi fa spesso visita.
Quando arriva tocca bere lacrime amare e subire digiuni, tocca cadere.
Chiamo Sollievo, il mio gatto nero, gioca con il mio groviglio-gomitolo, lo sbobina e mi sfila la collana.
Con passo felpato mi cammina intorno formando un cerchio, accende fuochi attorno, perché la pazzia li teme.

Riva or deriva?

Le onde del mare cangiante coprono

il lido immerso nella magia dell’alba presta.

Si ritirano e scappano

risucchiate dalle forze naturali,

così come le mie paure e le mie speranze

mi lasciano e ritornano manipolate

dalla forza maggiore delle vicende di vita.

Tanti mari, tante vite mi hanno attraversata

nella lunga ricerca di me stessa.

Time

Chi sei tu per trapassare le mie membra,

per rubarmi la vita minuto dopo minuto,

giorno dopo giorno, anno dopo anno

e trasfigurare la realtà mentre butto

orologi, calendari e sogni?

Io voglio che i miei pensieri, le mie emozioni

e i miei sentimenti prendano rifugio

in una dimensione dove andrò a riacciuffarli

quando avrai lasciato troppi segni

e troppa polvere sul mio corpo.

E così per mille esistenze e infiniti anni,

finchè non deciderò di trasformarmi

in vento o in qualsiasi altra particella dell’universo,

padrona di me stessa, padrona di te.

Winter solstice

Non possiamo salvarci fino in fondo xchè
Perché la nostra unica salvezza è la follia
Il tao che portavamo sulle ns spalle
È entrato nelle nostre viscere
Ha partorito la nostra carne e le nostre ossa
Si espande in ogni chakra e in ogni corpo sottile
Fa la nostra natura imperfetta ma completa
Non abbiamo bisogno di altre ancore,
Leghiamoci con nodi indissolubili
A questa verità.
Nascita – morte
Staticità – trasformazione
Inverno di letargo, inverno di parto illuminato